‘Il Ponte’, articolo di Marzo 2012

Vieni Cara, che ti spruzzo di Spray Pan

Esattamente due anni or sono avevo promesso che avrei approfondito l’argomento, e adesso che sono in Italia, a maggior ragione credo sia venuto il momento di parlare del fascino che il termine straniero incute sull’immaginario dell’italiano medio. Mi autocito: “..i nomi di prodotti e servizi sono indiscutibilmente più efficaci se espressi in una lingua misteriosa. E questa lingua arcana, l’inglese, per i danesi a) non è esattamente una cosa enigmatica e b) è una necessità, perché per esprimere certi concetti quelle parole proprio gli mancano. Per noi invece, proprietari di uno dei vocabolari più ricchi del mondo, il fascino dell’impenetrabile mistero è uno dei meccanismi che spingono a rinunciare ai patrii vocaboli.”

Ed infatti qui, sul verace suolo natio, l’inglese è l’arma finale del markettaro maledetto. Dai a un prodotto un nome esotico, straniero, preferibilmente inglese, e le possibilità di vendita si moltiplicano al limite dell’esponenziale. Non serve un sensitivo per capire che non è questione di qualità, bensì di percezione e del fascino esercitato sul potenziale acquirente.

Ho l’imbarazzo della scelta, da dove potrei cominciare? Dai bambini! Come fai a negare a tuo figlio una merendina “Mister Day”, un “Minisnack” o l’immortale “Kinder”, di fronte ai quali il glorioso Buondì Motta impallidisce per il suo provincialismo? Se invece sei cresciuto, a colazione preferirai senz’altro le “Gocciole Extra Dark” a un banale frollino con gocce di cioccolato. Sei a dieta? A pranzo due Cracker, e guai a lamentarsi. Da decenni Montana e Simmenthal dominano la loro nicchia di mercato, evocando vacche molto più gustose di quelle nostrane. Vogliamo forse paragonare le sconfinate praterie del grande west americano con quelle di Borgosatollo in provincia di Brescia? E visto che siamo nel west, parliamo del fascino degli uomini rudi che si cimentano in un Rodeo. I Rodeo sono triangolini di polenta croccante che ad un vero rodeo fanno la figura dei cavoli a merenda, visto che il cibo più consumato sono Hamburger e KFC (sarebbe il Kentucky Fried Chicken, ma quando sei affamato al banco, tendi a dire solo la sigla, per tagliar corto ed arrivare prima al sodo); in questi frangenti, un tagliere di polenta fumante andrebbe invenduto, e non è solo questione che per dire “Polenta Taragna” ci vuole più tempo che a dire “KFC”.
E veniamo al dolce. Un bel Maxibon o un Magnum sono un rompidigiuno ma anche il perfetto coronamento di un pasto: il ghiacciolo al limone lo lasciamo a chi ha preso troppo Favoritore Metabolico.
Calziamo scarpe Puma, ma quando vogliamo la vera eleganza non diciamo di no a un bel paio di Tod’s. E, in un certo qual modo, non mi sento a mio agio in un calzone in canapa blu, molto meglio i miei comodi Jeans. Che saranno magari Rifle o Diesel. Italianissimi, ovviamente, ma vuoi mettere il fascino?

Ed ora, come se non lo facessi mai, lasciatemi partire per la tangente: dopo un lungo inverno Indoor dedicato al Fitness e al Body-Building è tempo di uscire per i miei Hobby: Jogging o Mountain-Bike, ascoltando la Compilation della Hit-Parade sul mio Walkman High-Tech; domanda: sabato sceglierò la Station Wagon con Computer di bordo e doppio Airbag o il Pickup con il Car Stereo e la Roll-Bar? Ma chissenefrega, tanto devo solo andare a prendere uno Snack e una Seven-Up all’Autogrill, l’unica cosa che mi serve è il Telepass. Al Drive-In ci andrò domenica, non prima di aver tolto l’Hard-Top alla mia Spider per vedere il Film con maggiore Comfort.

E stasera, amore preparati: se mi fai uno Strip-Tease, poi ti cospargo di Spray Pan!

Ma qui devo Stoppare, visto che Il Ponte è un Magazine per famiglie e lo leggono anche gli Under-18. Non vorrei mai che per colpa mia Junior e Teenagers scoprissero anzitempo che il motivo per cui sugli scaffali dei Supermarket danesi manca la Spray Pan è in realtà l’arma segreta dietro al motto “Italians do it better”.