Qualche mese fa ho iniziato una collaborazione con il periodico in lingua italiana ‘Il Ponte’ distribuito in Danimarca.

Questo è l’articolo apparso sul numero di Marzo 2009.

Di fronte a connazionali decani di permanenza in Danimarca sono un pivello; abito qui da appena due anni. Eppure ho già le mie piccole nostalgie, quei minuscoli dettagli che, in un certo qual modo, ti mancano.

Esempio. La nebbia. Io abitavo in Val Padana, ex palude bonificata a forza dai Benedettini, dove la terra trasuda umidità. Un territorio piatto, un altipiano poderosamente svettante a 12 metri/slm nonostante sia a più di 100 km dal mare. La nebbia è un fenomeno ovvio, come il vento per i danesi: se non c’è, qualcosa non va.
Nelle malinconiche sere di tardo autunno ripensi alle nebbie nella piazza del paese in riva al grande fiume; i suoni sono attutiti, senti voci di persone che non puoi vedere ed i tuoi passi verso casa risuonano nel silenzio.

O gli afosi pomeriggi d’estate. Montale descriveva un’altra area, ma la poesia è la stessa. Dove il sole su quel muro è gagliardo, dove tutti i colori si stemperano in quel biancore mentre l’aria immobile dà l’impressione che tutto si sia fermato.

Ma si sa, la mente col passare del tempo seleziona solo i ricordi positivi. Siamo realisti: la nebbia triplica i tempi ogni volta che prendi l’auto, ammesso che non ci sia l’incidente. Che c’è sempre. Per non parlare della salute; migliaia di persone in un ambiente col 100% di umidità. Non è a caso che il Volume XXVI della “Enciclopedia Medica Ponderosa” titoli “Val Padana: dall’acciacco, al reuma, al camposanto”.

In estate ricordi silenzio. Aria immobile. Davvero non ricordi quel brusìo? No? Oh, la tua mente ha fatto un buon lavoro! Il brusìo è il IV Stormo Zanzare Tigri proveniente dalle Valli di Comacchio (FE) in assetto da combattimento. E quel tafano che ti ha appena punto è così grosso che i controllori di volo della Torre più vicina cercano di contattarlo “Cessna-237WY, sei troppo basso, riprendi quota!”.
E lo shock spezzò le belle memorie.

Dice Confucio: pianifichi il viaggio per tornare a riassaporare i ricordi? Porta l’Autan.