Sun 1 Mar 2009
Qualche mese fa ho iniziato una collaborazione con il periodico in lingua italiana ‘Il Ponte’ distribuito in Danimarca.
Questo è l’articolo apparso sul numero di Marzo 2009.
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Di fronte a connazionali decani di permanenza in Danimarca sono un pivello; abito qui da appena due anni. Eppure ho già le mie piccole nostalgie, quei minuscoli dettagli che, in un certo qual modo, ti mancano.
Esempio. La nebbia. Io abitavo in Val Padana, ex palude bonificata a forza dai Benedettini, dove la terra trasuda umidità. Un territorio piatto, un altipiano poderosamente svettante a 12 metri/slm nonostante sia a più di 100 km dal mare. La nebbia è un fenomeno ovvio, come il vento per i danesi: se non c’è, qualcosa non va.
Nelle malinconiche sere di tardo autunno ripensi alle nebbie nella piazza del paese in riva al grande fiume; i suoni sono attutiti, senti voci di persone che non puoi vedere ed i tuoi passi verso casa risuonano nel silenzio.
O gli afosi pomeriggi d’estate. Montale descriveva un’altra area, ma la poesia è la stessa. Dove il sole su quel muro è gagliardo, dove tutti i colori si stemperano in quel biancore mentre l’aria immobile dà l’impressione che tutto si sia fermato.
Ma si sa, la mente col passare del tempo seleziona solo i ricordi positivi. Siamo realisti: la nebbia triplica i tempi ogni volta che prendi l’auto, ammesso che non ci sia l’incidente. Che c’è sempre. Per non parlare della salute; migliaia di persone in un ambiente col 100% di umidità. Non è a caso che il Volume XXVI della “Enciclopedia Medica Ponderosa” titoli “Val Padana: dall’acciacco, al reuma, al camposanto”.
In estate ricordi silenzio. Aria immobile. Davvero non ricordi quel brusìo? No? Oh, la tua mente ha fatto un buon lavoro! Il brusìo è il IV Stormo Zanzare Tigri proveniente dalle Valli di Comacchio (FE) in assetto da combattimento. E quel tafano che ti ha appena punto è così grosso che i controllori di volo della Torre più vicina cercano di contattarlo “Cessna-237WY, sei troppo basso, riprendi quota!”.
E lo shock spezzò le belle memorie.
Dice Confucio: pianifichi il viaggio per tornare a riassaporare i ricordi? Porta l’Autan.
7 Responses to “Il Ponte – Meriggiare pallido e assorto”
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June 5th, 2009 at 5:36
Eccomi ! Mi sono finalmente registrato hai visto ? 8-)))
Ma lo sai che scrivi proprio bene ??
Sarebbe il mio sogno, trasferirmi all’estero e collaborare con riviste locali per il turismo, e tu ce l’hai fatta … mitico !!!
Non è che c’è bisogno di un altro italiano ?
Vengo subito !!!
8-))))
June 6th, 2009 at 12:05
Grazie Mais, troppo buono :)
Oddio, dopo anni di sangue e sudore.. nah, dai, nessuno dei due. Riformulo: dopo anni di pianto e stridore di denti.. macché, neanche questo è convincente.
Di nuovo: dopo anni e basta, sto iniziando ad integrarmi col tessuto geopolitico degli iterati coacervi e collaboro con una (1) rivista locale scrivendo stronzate.
Però mi diverto, questo è sicuro :)
Ciao
ANT
June 6th, 2009 at 7:38
Ciao! ho trovato il tuo blog quasi per caso.
Io sono un italiano emigrato come te in Spagna, qua si vive molto bene, ma i salari non sono un granchè e la crisi sta letteralmente affossando ciò che si era fatto in questi anni.
MI sto guardando un pò in giro per l’europa e alcuni amici svedesi mi hanno parlato benissimo della danimarca. sto facendo un pensierino, puoi darmi qualche consiglio? (sia chiaro non ti sto chiedendo trovami un lavoro( a me succede spesso sul mio blog su barcellona :) )
Ti spiego: ho 31 anni, parlo abbastanza bene inglese e ottimamente spagnolo(ma quest’ultimo non credo che serva). Ho piu di 4-5 anni di esperienza (purtroppo alcune sono in “nero” venendo dal sud…) nel settore IT.
Attualmente lavoro come web designer e sono project manager.
Ho abbastanza esperienza nel campo, ho da parte qualcosina, non molto ma qualcosa, e mi sto guardando intorno.
Sulla danimarca non riesco a trovare informazioni, tipo costo della vita, stipendi medi, costo di una casa o stanza singola, insomma qualche ino in piu.
Qualsiasi consiglio è benvenuto. Puoi anche scrivermi in privato se non è un problema per te.
Ad ogni modo, grazie!!
HAsta luego!
July 14th, 2009 at 7:20
Mmmmm… Le zanzare ci sono ancora, ottime e abbondanti, quello che manca è la nebbia (vabbè, lo so, sto postando il commento in luglio, ma dicevo nei mesi giusti). Manca quella bella nebbia che ti avvolgeva per una settimana senza interruzione ed era buono se riuscivi a vederti i piedi; quella nebbia che cominciava, filino filino, a settembre e mollava a marzo. Quest’anno ci saranno state un paio di settimane di nebiotta mica tanto convinta in totale, Mah, che tempi, quando ero giovane io si …
July 15th, 2009 at 10:32
Quando c’era Lui, caro Lei..
La nebbia da non vedere i lampioni, ma solo un vago bagliore diffuso, me la ricordo bene; era quella la nebbia di cui parlavo.
Sentire le voci di qualcuno a dieci metri da te e non scorgerlo. I sensi acuiti dalla privazione della vista, come nei ciechi (e scusa se non uso l’ipocrita “non vedenti”). L’orecchio teso per riconoscere voci, e per evitare di scontrarti con le persone.
Quelle nebbie non ci sono più, è vero.
Non è solo questione di distanza geografica ma anche di altri tempi.
D’altra parte in qualche modo ci dobbiamo pure uniformare alle direttive europee! :)
October 1st, 2009 at 2:15
Ahòòò ANT, ci manchi !!
Quando torni ?
October 6th, 2009 at 9:21
Ciao Mais :)
è stata un’estate molto impegnata, seguita da 17 giorni in vacanza senza internet (credo sia la prima volta dal 1995) :)
Ma ci sono, ci sono, e ne ho in serbo altre fortissime, sentite questa.. (no, dai, non farmela scrivere, e poi è copyright Elio) ;)