Wed 21 May 2008
Questo è un articolo apparso sul sito di Serate Italiane, che è una comunità interculturale italo-danese.
Si tratta della trascrizione (solo dei punti chiave) di una intervista ad un ministro che ha chiesto dei rimborsi per alcune spese -apparentemente non giustificate- effettuate in missione e che in ogni caso non portavano giovamento alla nazione ed alla popolazione. Stiamo parlando in totale di qualcosa come 652 euro, una bazzecola rispetto alle unità di misura italiane. Bastano tuttavia per mettere in piedi una intervista alla TV nella quale il ministro viene incalzato e, gentilmente ma con fermezza, lo si invita a giustificare il suo operato. E non si tratta di una eccezione: è un normalissimo giornalista televisivo come ce ne sono tanti, animato dal fatto che la cosa che interessa di più ai contribuenti è sapere che il denaro pubblico è ben utilizzato.
Leggilo QUI. Poi prova a pensare in Italia se uno (un giornalista, intendo) osasse fare una cosa del genere. Ipotesi qualunquistiche: Primo non gliela lasciano fare, alla facciazza zozza della libertà di stampa. Poi lo fermano o arrestano, perché non si sa mai. Poi ne distruggono l’immagine classificandolo come un freak, ed infine solo se è estremamente fortunato non mandano i picciotti a trovarlo, come invece è tristemente successo altre volte. Oppure mandano i picciotti prima e poi lo propongono al vaticano per la beatificazione, ma la sostanza non cambia molto.
In ogni caso, come dice l’autore: “e poi mi chiedete ancora perché vivo in Danimarca?”
Penso a Mastella e al suo (NOSTRO! va bè, VOSTRO!) aereo, usato privatamente per andare a vedere il gran premio.. vado a memoria: Schifani che scroccava l’ingresso al cinema con la famigghia era un dilettante, al confronto, ma fa comunque un po’ schifo (nomen omen?) se pensi che c’è qualcuno che -non solo- al cinema non ci può proprio andare, ma per far 60 deve anche andare a scroccare la cena.
Forse c’è una possibilità di cambiare le cose: fare in modo che quante più persone possibili capiscano che quello che in Italia vogliono farvi vedere, così circoscritto dai limiti dei patrii confini, non è l’unico mondo possibile.
Lo Scarrafone :)
One Response to “..in Danimarca i politici si cagano sotto”
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May 26th, 2008 at 10:12
non si parla cosi’ del… sigh… presidente del senato…