I Danesi hanno questa lingua strana. E’ un insieme sgarbato di suoni gutturali e consonanti interrotte, unito a un numero di vocaboli così ridotto che ti sembra di sentire sempre le stesse cose.

Come dice Simone, in realtà emettono dei suoni che vagamente ricordano il concetto, ma non capiscono neanche loro quello che dicono. Però, bene o male, sapendo il contesto del discorso, l’interlocutore intuisce cosa l’altro vuole dire. Poi a un certo punto uno ride, l’altro anche, ed eccoti risolto il problema della comunicazione :)

In realtà qualche termine ce l’hanno, però dai, parliamoci chiaro, sono sofisticazioni, robe da filosofi. A cosa serve, alla fine dei conti? Se vai dal panettiere è chiaro che non vuoi comprare un badile, no? Abbai qualcosa, quello riempie un sacchetto di pane ed è fatta. Non scherzo: noi abbiamo diversi prodotti dati dal porco: prosciutto cotto, prosciutto crudo, coppa, pancetta, pancetta arrotolata, lardo, strutto, ciccioli, salame in 20 tipi diversi, speck, mortadella, spalla, e chi più ne ha più ne metta. Loro? Prosciutto. Fine. Stessa roba: vai dal salumiere, è chiaro che non sei lì per comprare una motofalciatrice, indichi col dito il tipo di “prosciutto” dicendo qualcosa il cui suono ricorda quella cosa, ed è fatta.

A parte gli scherzi, è comunque una lingua strana. Hanno un set di parole ridottissimo e lo usano pure male. Esempio, attenzione, hanno un verbo per gli animali che partoriscono. Cioè hai presente belare, nitrire, grugnire, loro hanno anche un verbo per ogni tipo di parto, quindi tipo (immagino) gattare, paperare, cagnare (hmm suona strano), cavallare, porcellare (non suona benissimo), pecorare (eh anche peggio), e così via.

Io il danese lo devo imparare, ma per fortuna per parlare con la gente con cui avrò a che fare, sperabilmente per lavoro, non dovrò parlare di porcellare o pecorare. Beh spetta, dipende sempre da quanto è tenca la segretaria..

(Questa è meglio che Tabby non la legga)

ANT

edit di ANT del 12 giugno 2007: il Simone mi ricorda che l’originale concetto sulla lingua non è suo ma del Casadei; non quello dell’orchestra di liscio, un altro. Che è un vero personaggio, ed è decisamente più divertente da ascoltare che non “il” Casadei che conoscono tutti :)