Thu 28 Jun 2007
Dunque ho fatto la maionese fatta in casa. Anche perché dai rifiuti (diciamo da quel che resta) della maionese salta fuori il tortino di chiari d’uovo (quello vero!) al quale aggiungo qualche pinolo che Tabby gradisce particolarmente.
Siccome le uova scadevano ne ho usate diverse, e di maionese ne è saltata fuori un bel po’. Tuttavia abboffarsi di pane fatto in casa e maionese va bene una volta, ma poi diventa noioso e antiestetico. Per cui DING idea, faccio il vitello tonnato.
Ho comprato mezzo girello, l’ho legato, lessato con tutti i crismi (no, non con i “Crismi”: con carote, cipolla, sedano, ecc), affettato sottile sottile, macinato fini fini fini tonno capperi e acciughe, unita parte della maionese, stese le fette, coperto il tutto, fatto riposare. Finito.
Arriva il momento. Tabby non ha idea di cosa sia.
La faccio sedere, servo il vino appropriato, porto in tavola il piatto coperto, e con gesto teatrale tolgo il coperchio e dico in similfrancese macheronico “et voilà, Mademoiselle: le vitèl tonnée!”
Lei esibisce una faccia diffidente e fa “cos’è?”
Io dico eh beh una ricetta, un piatto freddo delizioso, perfetto per l’estate. Le Vitèeeel Tonnéeee!
Lei fa “cosa c’è dentro?”
Elenco i componenti, sicuro che da gente che mangia aringhe crude a pranzo e cena e pane e salame o pancetta cruda al mattino presto col caffè, non sarebbe arrivata nessuna obiezione.
Risultato: faccia scettica. “Vitello con il tonno? Carne e pesce insieme? Lo sai che mi piace come cucini, ma mi sembra azzardato. Comunque mi fido e ci provo”.
Prende un pezzo piccolo, giusto perché così se non le piace almeno non si butta via. Prova ad assaggiarlo. Nel frattempo suona il timer in cucina e vado a spegnerlo. Quando torno, 30 secondi dopo, sento dei suoni che se non fossimo in Danimarca, e in un’epoca diversa, avrei pensato al Tumulto dei Ciompi (*). In più Tabby ha il piatto pieno, e le guance così gonfie che per dirmi “è buono” pronuncia “HM BOFO”.
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Ecco la soluzione per pacificare il mondo! La cucina italiana!
Gli americani mangiano delle schifezze, per questo devono andare in giro a fare guerre per “convincere” la gente. Se fosse stato per noi, in Iraq, non c’era mica bisogno di bombardare. Si faceva una bella spaghettata aiooio, sui secondi si stava attenti e si glissava sulle costine di maiale e la spalla cotta (non molto amati dagli islamici), un bel dolce ipercalorico della nonna, vero caffè e grappino veneto, e vedevi che le cose si sistemavano. Tutt’al più ci sarebbe stata qualche vittima tra i civili per via dell’inaspettato eccesso di colesterolo che avrebbe fatto scoppiare qualche arteria inadeguata, ma trascurabile rispetto al casino che hanno fatto quelli che credono che andare da McDonalds rappresenti veramente un pasto.
E dopo questo mi danno il Nobel per la Pace.. :)
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(*) Il Tumulto dei Ciompi, che trovi descritto su wikipedia, non ha niente a che fare con tutto questo, però è bella l’assonanza tra questo evento e il “chomp chomp”, che i fumetti ci hanno insegnato essere il suono di chi mangia con gusto.
2 Responses to “Il Tumulto dei Ciompi”
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July 4th, 2007 at 10:46
Sì devo dire che caz^Hppero di paese ce n’è di problemi, ma non c’è quello della cucina. Ne sento sempre la mancanza quando vado all’estero.
Ora appena dirai “vitello tonnato” gabby avrà attacchi di ipersalivazione, già che ci sei salutamela (ma posso mandare i saluti a qualcuno con un post? boh io lo faccio lo stesso ;)
gio
PS Oltre al “chomp” ti segnalo “gnam” “arf” “slurp” e “glom” (il rumore che si fa quando si inghiotte
August 7th, 2007 at 9:56
Beh, se proprio vuoi fare la pace in Iraq meglio se glissi sul grappino!